The Necessity to educate about Artificial Intelligence in the digital society

Autori

  • Diletta Chiusaroli Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale
  • Rosina Leva

DOI:

https://doi.org/10.32043/jimtlt.v4i1.150

Parole chiave:

Intelligenza Artificiale, Educazione, Pensiero Critico, Competenze Digitali, Scuola

Abstract

La crescente digitalizzazione dovuta alla pandemia ha portato ad un ripensamento del fare didattica e di apprendere, abbandonando via via sempre più la didattica tradizionale come unico modello di insegnamento/apprendimento. Si sta assistendo, particolarmente nell’ultimo periodo, ad un rinnovamento del tessuto sociale, laddove l’Intelligenza Artificiale rappresenta una costante in ogni suo settore. La società, e la scuola stessa, stanno rispondendo in maniera positiva a questo mutamento, il quale porta però con sé non poche difficoltà e preoccupazioni. Al di là dell’innovazione che l’Intelligenza Artificiale sta apportando al contesto scolastico, la sua continua implementazione introduce alcune sfide. Difatti, seppure i docenti stiano lavorando al meglio per stare al passo con i tempi, molto spesso risalta il gap generazionale relativo alle competenze digitali, evidenziando disagi nel loro utilizzo. Se da una parte si sta cercando di recuperare le lacune, dall’altra in molti continuano a riscontrare ostacoli, presentando atteggiamenti ostili e di rifiuto verso le nuove modalità didattiche. Con la pandemia, il docente si è visto catapultato in un contesto scolastico nuovo, con una conseguente accelerazione del rinnovamento del contesto stesso, necessario per stare al passo con la trasformazione sociale e scolastica. Allo stesso tempo gli studenti, la cosiddetta Generazione Z, pur vivendo già nel digitale, molto spesso non conosce il rischio di un suo utilizzo errato. Con il presente lavoro si vuole compiere una riflessione sulla necessità di educare alla comprensione e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, la quale, seppur con enormi potenzialità, va necessariamente compresa. Pertanto, è importante che venga implementata un’educazione che fornisca non soltanto competenze per il suo utilizzo, ma anche le giuste conoscenze in termini di rischio. Sapere cosa sia e come funziona un’IA è fondamentale per farne un uso consapevole necessario per beneficiarne appieno. Viviamo, secondo Floridi, nella società Onlife, dove le distanze tra mondo analogico e mondo digitale si incontrano e si fondono. Comprendere il funzionamento dell’intelligenza artificiale, dei dati, ed il raggiungimento di determinate soluzioni, è fondamentale per utilizzarla in maniera critica e consapevole, consentendo allo stesso tempo di diminuire il rischio di sovraccarico cognitivo nello studente. Necessaria è una proposta di implementazione di attività formative inerenti all’introduzione e all’uso dell’IA nei curricoli scolastici, inserendo percorsi didattici non soltanto in Istituti Tecnici e Professionali, ma anche nei Licei, in modo da dare la possibilità ad ognuno di formarsi per il futuro ingresso al mondo lavorativo, dove l’intelligenza artificiale diventa una costante. Allo stesso tempo risulta di fondamentale importanza la formazione dei docenti finalizzata all’acquisizione di conoscenze e competenze essenziali per utilizzare al meglio questa tecnologia nella didattica e nel contesto scolastico nella sua interezza. Incentrare percorsi formativi sulla Data Literacy, nonché un’Interpretability ed un’Explainability degli algoritmi che ne fanno da base, dà la possibilità a studenti e docenti stessi di comprendere non soltanto in che modo lavora un’AI ma anche di dare un significato a ciò che essa restituisce al mondo esterno, in modo da sviluppare senso critico per un utilizzo cosciente (Panciroli & Rivoltella, 2023). Pertanto bisogna compiere un ripensamento della didattica, dove l’IA venga inserita nel curricolo di ogni scuola, dando la possibilità di accedere al Critical Thinking introdotto nel contesto scolastico Finlandese (Agenda Digitale, 2020). In questo modo si compie un passaggio dal Learning by Doing al Learning by Making (Gratani, 2023), anche attraverso metodologie come la Gamification, la quale coinvolge attivamente i ragazzi nello studio, nella comprensione e nell’acquisizione delle giuste competenze. Soltanto attraverso una giusta conoscenza, le giuste competenze e la comprensione di ciò che ci circonda, si ha la possibilità di beneficiarne appieno.

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Pubblicato

2024-06-24

Come citare

Chiusaroli, D., & Leva, R. (2024). The Necessity to educate about Artificial Intelligence in the digital society. Journal of Inclusive Methodology and Technology in Learning and Teaching, 4(1). https://doi.org/10.32043/jimtlt.v4i1.150