Beyond the Transmission of Knowledge: A History of Emotions in Education from the Middle Ages to the Early Modern Period

Abstract

L’articolo esplora il ruolo delle emozioni nei processi educativi tra Medioevo ed Età Moderna, integrando la storia delle emozioni con la storia dell’educazione. Mentre gli studi tradizionali si concentrano sugli aspetti istituzionali e metodologici, questa ricerca dimostra che l’educazione non è stata solo trasmissione di sapere, ma anche gestione e strumentalizzazione delle emozioni.

Nel Medioevo, la paura e il timore reverenziale erano strumenti disciplinari nell’educazione monastica, mentre compassione ed empatia erano promosse nell’insegnamento caritatevole. Con l’Umanesimo e il Rinascimento, pedagogisti come Erasmo da Rotterdam e Vittorino da Feltre valorizzano emozioni come curiosità e gioia, seppur con limiti imposti dal contesto morale. Nell’età moderna, la Controriforma utilizza la vergogna e la colpa per rafforzare il controllo sugli studenti, soprattutto nell’educazione gesuitica. Tuttavia, pensatori come Comenio e Rousseau iniziano a rivalutare il ruolo delle emozioni positive nell’apprendimento.

L’articolo si conclude evidenziando come l’analisi storica delle emozioni nell’educazione possa fornire strumenti utili per ripensare le pratiche pedagogiche contemporanee, promuovendo un equilibrio tra disciplina e attenzione alla dimensione emotiva. Questo studio si inserisce in un dialogo interdisciplinare tra storia, psicologia e scienze dell’educazione, offrendo nuove prospettive sulla formazione dell’individuo e sul ruolo delle emozioni nei processi di apprendimento.