Educational implications of the communicative-relational function of the body in children with visual disability
Parole chiave:
Disabilità visiva, Embodied Cognition, comunicazione non verbaleAbstract
La centralità del corpo, inteso come dispositivo di conoscenza del mondo e di interazione con esso,
è stata approfondita anche nell’ambito degli studi sui processi comunicativi, i quali hanno dimostrato
che il linguaggio verbale e quello non verbale costituiscono gli elementi complementari di un unico
processo. Inoltre, sebbene gli studi condotti sulla percezione visiva abbiano dimostrato che il dorsal
stream condizionerebbe anche lo sviluppo del linguaggio e dei processi comunicativi, sembra
provato che la comunicazione non verbale sia una condizione imprescindibile che esiste
indipendentemente dalla vista. In particolare, durante la fase dell’infanzia il corpo rappresenta per
il bambino lo strumento principale di espressione. Tale funzione appare ulteriormente valorizzata in
presenza di disabilità visiva, per cui è possibile osservare nella fase dell’infanzia un’intensa e
ridondante attività motorio-gestuale.
Partendo da queste premesse, il presente contributo intende analizzare quali sono le implicazioni
educative derivate dalla centralità del corpo inteso come strumento di relazione e di comunicazione
nel caso di bambini con disabilità visiva.
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