Embodied cognition e sfide educative: per una pratica creativa e trasformativa
Parole chiave:
mente incarnata, didattica enattiva, sistemi complessiAbstract
La complessità che caratterizza l’era planetaria richiede paradigmi conoscitivi capaci di cogliere la multidimensionalità della condizione umana, la cui storia si intreccia inscindibilmente a quella dell’ecosistema che abita. Il pensiero riduzionista ereditato dalla modernità fatica a leggere le interdipendenze e gli scambi vitali tra organizzazioni viventi. Il corpo, che con il movimento esplora la realtà circostante creando relazioni significative, si configura come soggetto cardine nel ripensamento dei saperi. Il testo analizza l’apporto dell’embodied cognitive science, mettendo in luce le sfide educative che conseguono a un ribaltamento della prospettiva tradizionale. Se i contesti formativi si strutturano prevalentemente attorno alle potenzialità della mente secondo un approccio trasmissivo che immobilizza il corpo in favore dell’apprendimento di nozioni astratte, l’individuo inteso come unità corpo-cervello-ambiente richiede una visione sistemica in grado di generare processi di circolarità, trasformazione, relazionalità. Delineare teorie e prassi che considerino centrale l’intersoggettività diventa indispensabile per superare una visione incorporea e individualista dell’esperienza umana e progettare una convivenza ecologica, in cui praticare cura e responsabilità reciproca. In questo dialogo, il rapporto tra pedagogia e tecnologie può coinvolgere presenze inedite, grazie ad artefatti digitali in grado di co-partecipare alla costruzione di conoscenze autentiche, sentite, embodied.
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